Negli
anni, analizzando la mia professione di Medico Veterinario per animali da
compagnia, mi sono sempre chiesto se il mio operato fosse adeguato alle
esigenze dei miei pazienti.
In
un epoca dove la Specializzazione Professionale è sempre più presente e
ricercata, dove questa è anche una fonte di maggiore visibilità e lustro per il
Professionista, più volte mi son chiesto se non fosse più giusto seguire questa
tendenza, piuttosto di continuare nella mia carriera di “tuttologo” (nell’accezione
più negativa del termine) come ho sempre fatto, senza eccellere in nessuna
disciplina.
La
risposta mi è venuta dai proprietari dei miei pazienti che, ovviamente sono
alla ricerca del successo terapeutico, ma soprattutto sono ansiosi di capire
perché il loro amico peloso si è ammalato, o come fare perché ciò non accada.
Per
poter rispondere in modo concreto e professionale a queste domande il Medico
deve essere preparato in modo adeguato in tutte le discipline mediche, dalla
dermatologia alla neurologia, passando dall’oculistica e dall’ortopedia. Ecco
che il “Tuttologo” ( o medico generico, o medico di base) è la figura che più
si addice a poter svolgere questo ruolo.
Il
Medico poi è una persona di Scienza, e come tale deve essere in grado di
trasferire la sua esperienza al suoi interlocutori, non fare calare dall’alto
il suo sapere come se fosse un’infusione divina, ma deve poterlo mettere nelle
loro mani e fare si che essi usino queste conoscenze nel modo più corretto.
Non
sempre, e specialmente di questi tempi, i nostri clienti sono nelle condizioni
di accedere a quelli che vengono riconosciuti come i “Gold Standards” che la Medicina
e gli Specialisti sono in grado di mettere a nostra disposizione, molto spesso
nel campo della Medicina Specialistica vi sono più fonti autorevoli che però
danno pareri discordanti tra loro, che essendo liberamente divulgate arrivano senza
filtri al destinatario finale senza che questi abbia le basi per analizzarle in
modo critico, provocando ulteriore confusione ed ansia.
Il compito
del Veterinario …. secondo me, non è
solo di diagnosticare e curare le patologie dei suoi pazienti, ma anche quello
di guidare i loro proprietari verso le scelte diagnostiche e terapeutiche più
appropriate che la medicina può mettere a loro disposizione, non solo in base
alla patologia che abbia da affrontare, ma anche tenendo conto delle risorse
economiche ed umane che essi hanno a disposizione e facendo sempre riferimento
al benessere del paziente sopra di ogni altra cosa.
Dr. Ugo Riccò